Papa Francesco: a Theophilos III, no a “violenza, discriminazione e intolleranza contro persone o luoghi di culto”. Cristiani “siano riconosciuti parte integrante della società”

“Respingere con fermezza il ricorso a qualsiasi tipo di violenza, ogni genere di discriminazione e ogni manifestazione di intolleranza contro persone o luoghi di culto ebraici, cristiani e musulmani”. È l’appello del Papa, lanciato durante l’udineza concessa a Sua Beatitudine Theophilos III, patriarca greco ortodosso di Gerusalemme. “La Città Santa, il cui Status Quo va difeso e preservato, dovrebbe essere un luogo dove tutti possano convivere pacificamente; altrimenti continuerà per tutti e senza fine la spirale della sofferenza”, il monito di Francesco, che ha rivolto “un pensiero speciale a tutti i membri delle varie comunità cristiane di Terra Santa”, auspicando che “siano sempre riconosciuti parte integrante della società e che, come cittadini e credenti a pieno diritto, portino, senza mai stancarsi, il proprio contributo per il bene comune e per la costruzione della pace, impegnandosi ad essere artefici di riconciliazione e di concordia”. “Tale contributo sarà più efficace nella misura in cui si realizza una sintonia sempre maggiore tra le diverse Chiese della regione”, la ricetta del Papa, secondo il quale “particolarmente importante sarebbe una crescente collaborazione per il sostegno delle famiglie e dei giovani cristiani, affinché non si trovino nelle condizioni di dover lasciare la propria terra. Lavorando insieme in questo delicato ambito, i fedeli di varie confessioni potranno anche conoscersi meglio e sviluppare rapporti sempre più fraterni”.

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