Ong e migranti: Save the children, “estranei alle indagini”. Sospese operazioni in mare “per riduzione flussi”

“Siamo estranei alle indagini”. Così Save the children risponde alla perquisizione in corso della loro nave Vos Hestia, nel porto di Catania, in seguito ad una indagine  della procura di Trapani.  “L’operazione di oggi – precisa – è relativa ad una ricerca di materiali per reati che, allo stato attuale, non riguardano Save the Children” ma “a presunte condotte illecite commesse da terze persone”.  Save the Children ribadisce di aver “sempre agito nel rispetto della legge durante la propria missione di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo” e che “l’Organizzazione non è indagata”. “Tutte le operazioni – precisa – sono state condotte in strettissimo coordinamento con la guardia costiera italiana e nella massima collaborazione con le autorità. La nostra missione è sempre stata guidata unicamente dall’imperativo umanitario di salvare vite. Confidiamo che la magistratura, nella quale l’Organizzazione ha piena fiducia, faccia immediata chiarezza sull’intera vicenda”. Oltre a ribadire la totale estraneità alle indagini, Save the Children annuncia “la sospensione della propria attività di ricerca e salvataggio in mare, come già pianificato, e del resto attuato anche lo scorso anno. La decisione arriva dopo aver valutato attentamente la riduzione del flusso di migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo centrale per raggiungere l’Europa, e le mutate condizioni di sicurezza ed efficacia delle operazioni di ricerca e soccorso in mare nell’area”, ha dichiarato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia: “Per troppo tempo abbiamo supplito all’inesistenza o inadeguatezza di politiche europee di ricerca e soccorso, nonché di accoglienza dei migranti, cercando di portare un contributo concreto e volto al salvataggio delle vite di bambini e adulti”.

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