A due settimane dalle elezioni amministrative i vescovi del Nicaragua hanno emesso un messaggio nel quale sostengono che nulla è cambiato nel sistema elettorale nicaraguense. “Costatiamo che in gran parte le problematiche riguardo a questo punto – si legge nel testo ricevuto oggi dal Sir – sono rimaste le stesse che ricordammo nel comunicato del 26 settembre 2012 e nel documento emesso in occasione del dialogo con il presidente della Repubblica, il 21 maggio 2014”.
In quelle occasioni i vescovi avevano parlato di “violazione della Costituzione”, di “manipolazione della legge e delle istituzioni, di distruzione dei principi fondamentali dello Stato di diritto” ed avevano chiesto la presenza di osservatori internazionali.
Invece, come ha dichiarato alla stampa dopo la riunione dei vescovi, tenutasi nei giorni scorsi a Metagalpa, il vescovo ausiliare di Managua mons. Silvio Báez, “non esistono le condizioni che assicurino processi elettorali giusti e onesti”, nonostante la presenza nel processo elettorale di funzionari dell’Organizzazione degli Stati americani (Oea).
Tuttavia, nel messaggio i vescovi invitano i cittadini a “essere attori e non spettatori”, considerando che “non dobbiamo arrivare a situazioni estreme per risvegliare la coscienza della responsabilità nelle questioni politiche e sociali”.