Chiesa e disabili: Romero (Salve Regina University), “non separare i catecumeni” ma “ciascuno ha diritto a una catechesi adeguata”

“I catechisti adattino le loro istruzioni in base alle persone che hanno davanti. Ciascuno ha diritto a una catechesi adeguata alle proprie condizioni”. Lo ha detto stamattina Miguel Romero, docente alla Salve Regina University di Rhode Island, negli Stati Uniti, intervenendo al convegno internazionale “Catechesi e persone con disabilità: un’attenzione necessaria nella vita quotidiana della Chiesa”, in corso a Roma. Romero ha raccomandato ai catechisti di “non separare i catecumeni con disabilità dalle altre persone. Non apprendono con la stessa rapidità ma non vanno isolati”. Tutto ciò perché “facilitare e incoraggiare la crescita della conoscenza della Parola di Dio è il lavoro del catechista”. Alla base vi è una consapevolezza. “Ogni essere umano è chiamato all’amore di Dio. Nessuna forma di disabilità può minare la nostra predisposizione verso la conoscenza e l’amore di Dio”. Quindi, lo studioso americano, che ha raccontato anche l’esperienza vissuta col fratello Vicente, 41 anni, disabile, ha sottolineato che “l’unico motivo per cui i catechisti devono differenziare le capacità dei catecumeni è per capire quali sono i supporti adeguati che da fornire loro, in base alle condizioni di ciascuno”. “Non vanno ampliati i programmi catechetici – ha concluso – ma va recuperata l’essenza interpersonale della catechesi cristiana senza lasciare indietro le persone più vulnerabili”.

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