Cattedrali europee: il caso di studio del restauro del campanile del Duomo di Piacenza

(da Pisa) “Autunno 2014. La caduta di una porzione di mattone sul sagrato, mette in allerta i tecnici. Inizia da qui il restauro della cuspide e dei fronti della cella campanaria”. È il racconto di Manuel Ferrari, direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Piacenza. Il caso di studio del restauro del campanile del Duomo di Piacenza è stato uno dei tanti presentati in occasione del convegno delle cattedrali europee “Campanili e campane”. “Realizzato all’epoca delle grandi cattedrali romaniche dell’area padano-emiliana, il Duomo di Piacenza – ha ricostruito Ferrari – venne costruito in un arco di tempo di circa 200 anni. Così anche il campanile, completato nel 1333 con la costruzione della cuspide in laterizio  coronata nel 1341 con la statua in rame dorato dell’Angelo”. L’intervento di restauro è stato articolato. “Tutto il paramento in laterizio è stato trattato mediante azioni di pulitura, stuccatura e consolidamento. I tecnici hanno  verificato il sistema strutturale di tiranti in ferro che dalla cima circondano la cuspide fino all’imposta, oltre al perno intorno al quale ruota l’angelo anemometro. Il cantiere è stato pensato per un apertura continua al pubblico offrendo un’occasione irripetibile di salita in sicurezza all’ altezza di 55 metri mediante montacarichi, punto eccezionale per un’osservazione dall’alto della città e ravvicinata del campanile. Entrando all’interno del cono i visitatori hanno potuto ammirare l’iscrizione originale restaurata che data la fine di costruzione del manufatto”.

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