Una “cultura dell’attenzione” e “una cultura della prevenzione” per avviare “un confronto aperto e sincero circa gli abusi dentro la Chiesa e nella società, indipendentemente che si tratti di violenza sessuale, fisica o psichica”. Lo ha detto il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, intervenendo al convegno “Succede frequentemente e ovunque. Per una cultura attenta e responsabile della prevenzione alla violenza sessuale”. “La conoscenza degli sconvolgenti fatti a livello mondiale ha permesso di rompere un tabù, che per troppo tempo ha escluso la sofferenza delle persone colpite e del loro ambiente familiare. Finalmente sono state ascoltate le vittime, sia in ambito ecclesiale che sociale. Finalmente sono state prese sul serio e verificate le accuse – ha aggiunto il vescovo -, sono state adottate misure appropriate nei confronti delle vittime e di coloro che hanno commesso un reato penale contro bambini o adolescenti. Il potere del silenzio è stato spezzato e la realtà tenuta nascosta è stata resa pubblica attraverso i media. Lo dico con convinzione: la bomba è scoppiata. Era doloroso e altrettanto imbarazzante, ma è bene che questa bomba sia scoppiata”.