Settimana sociale: card. Bagnasco, “non è il lavoro a dare valore all’uomo ma l’uomo a dar valore al lavoro”

“Non è il lavoro che dà valore all’uomo, semmai il contrario: è l’uomo che dà valore al lavoro. Il lavoro riceve la mia umanità ma mi restituisce anche la mia umanità”. Lo ha ricordato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, nella relazione che ha svolto ieri sera a Genova in occasione dell’incontro “Raccontare il lavoro a Genova – spunti dal discorso di Papa Francesco all’Ilva”, organizzato dall’Ucsi della Liguria in vista della 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Cagliari, 26-29 ottobre). “Il fondamento ultimo della dignità del lavoro è l’umanità moralmente buona della persona”, ha detto ancora il porporato, che ha preso la parola, dopo Giuseppe Zampini, presidente di Ansaldo Energia e vicepresidente dell’Ospedale Galliera. Il card. Bagnasco ha ricordato “due caratteristiche fondamentali del lavoro: la professionalità e l’onestà, due termini che non si possono slegare”. L’arcivescovo ha quindi parlato della “relazione” che è un aspetto fondamentale per l’uomo e del lavoro che è, prima di tutto, relazione. Ha quindi ricordato l’intervento di papa Francesco, durante l’incontro con i lavoratori nello stabilimento genovese dell’Ilvaed ha sottolineato che “lavorando noi diventiamo più persona” e che “i giovani diventano adulti soltanto lavorando”. “Il lavoro – ha aggiunto l’arcivescovo – partecipa, in quanto relazione, alla stabilità della società e della democrazia, tanto che, quando il lavoro viene a mancare, viene meno anche il patto sociale e la democrazia è a rischio”.

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