Giudici: Mura (Cassazione), “nella magistratura europea” c’è “una Babele del diritto”

“L’imparzialità del pubblico ministero è un valore che non bisogna trascurare, e quest’ultimo, proprio come il giudice, deve saper lasciare il proprio ego al di fuori della causa”. È il pensiero di Antonio Mura, sostituto procuratore generale in Cassazione, emerso dall’annuale convegno nazionale del Centro studi Livatino, che si è tenuto questo pomeriggio a Roma nel Palazzo dei gruppi parlamentari. L’incontro, sul tema “Giudici senza limiti?”, ha visto numerosi esperti del mondo politico e giudiziario confrontarsi sullo stato di salute del sistema giuridico italiano. “Guardando al mondo della magistratura europea – ha aggiunto Mura – dobbiamo fare riferimento a una Babele del diritto. Ci troviamo in un momento di crisi dell’Unione europea, ciononostante assistiamo a una sempre maggiore incisività sul nostro sistema giudiziario delle due corti sovranazionali (Corte di Giustizia dell’Unione europea e Corte europea dei diritti dell’uomo, ndr) che hanno portato molti benefici al nostro Paese”. Senza la Corte di Strasburgo, ha fatto capire il pubblico ministero, “non avremmo fatto passi avanti sulla ragionevole durata del processo, così come non avremmo avuto un intervento netto sull’affollamento carcerario”.

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