Formazione: Acli, inaugurata la Scuola “Livio Labor” alla presenza di mons. Galantino

Roma, 20.10.2017. CasAcli (Vicolo del Conte, 2)Zona Bravetta - S.E. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI, interverrà alla Giornata inaugurale della Scuola di Formazione Centrale Livio Labor delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), portando un indirizzo di saluto e benedicendo il progetto alla presenza di Roberto Rossini e Erica Mastrociani. Mons. Nunzio Galantino.

Le Acli hanno inaugurato questa mattina, a Roma, la Scuola centrale di formazione “Livio Labor”. “Una scuola per rimettere al centro l’uomo, la politica, il rapporto con il territorio. Per riprendere e rilanciare un’azione formativa che appartiene alla storia delle Acli”, si legge in una nota. I corsi prevedono tre indirizzi di studio distinti per la formazione di altrettante figure associative: l’animatore di comunità, il segretario all’organizzazione e il dirigente politico. Nel corso dell’inaugurazione sono intervenuti i figli di Livio Labor, Willy, Marcello ed Enzo, il presidente nazionale delle Acli Roberto Rossini, mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, Ivo Lizzola, professore di Pedagogia sociale e della marginalità e della devianza presso l’Università degli Studi di Bergamo, Felice Casula, direttore vicario del Dipartimento di scienze della formazione dell’Università degli studi Roma Tre, Erica Mastrociani, responsabile nazionale Acli per la Formazione, e Lidia Borzì, presidente provinciale Acli Roma.
“Con questa iniziativa – ha affermato Roberto Rossini – rispondiamo alla consegna che ci è stata data: dare slancio alle Acli del futuro, costruire un movimento solido e solidale per una società più giusta. Ad un tempo liquido noi rispondiamo con uno spazio solido, con un luogo ove i pensieri s’incontrano con le persone, i libri con le esperienze, il singolo col collettivo in modo generativo e – appunto – formativo”. La formazione, ha sottolineato Rossini, “induce un’azione: le Acli sono teoria e prassi, lavoro sociale. Ed è questo gesto quotidiano e sociale che fonda la nostra azione politica”. “L’avvio di questa iniziativa – ha commentato Mastrociani – mi fa pensare alla tessitura. Prima del prodotto finale, i fili sono scomposti. È il lavoro di mani sapienti che riesce a dare un ordine a un progetto, un’idea, un’immagine. Quando abbiamo pensato alla scuola siamo partiti da esigenze concrete, tenendo assieme tutte le realtà territoriali, come se fossero fili diversi. Tessuto dell’oggi con in mente un bel disegno per il futuro”.
L’immagine della tessitura ha colpito molto mons. Galantino, che ha evidenziato come essa richieda “atteggiamenti che vanno in senso ostinato e contrario a quelli prevalenti nella nostra società, dominata da fretta, arrivismo e arroganza e che sono la malattia mortale delle relazioni. Un centro di formazione quale scopo deve avere? Per natura offrire strumenti per acquisire atteggiamenti necessari per essere tessitori intelligenti. Di master formativi ce ne sono, ma sono pochi quelli che organizzano e si prendono cura del dopo. Siamo in un momento in cui la formazione non paga. Dobbiamo saperlo e attrezzarci per evitare di andare ad ingrossare le file di chi organizza corsi come parcheggio abusivo. La scuola è ridotta a questo e i professori non possono essere visti come parcheggiatori abusivi”.

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