Cattedrali europee: Pacini (Opa), “in Italia i mille campanili rappresentano una ricchezza religiosa, culturale e storica”

“L’Italia è il Paese dei campanili: è una espressione spesso usata, talvolta in maniera un po’ polemica, per fotografare la profonda eterogeneità economica sociale e culturale del nostro Paese. In effetti i campanili sono numerosissimi e diversi tra loro, per stili e per dimensioni: se vogliamo sono lo specchio di un’Italia dai mille volti, ma a mio parere rappresentano soprattutto una ricchezza religiosa, culturale e storica che si tramanda da secoli”. Così il presidente dell’Opera della Primaziale pisana (Opa), Pierfrancesco Pacini, questa mattina – all’auditorium “Giuseppe Toniolo”, in piazza Arcivescovado a Pisa – ha presentato le giornate di studio delle fabbricerie delle Cattedrali europee dedicate al tema “Campanili e campane”. “Nella cultura occidentale – ha osservato Pacini – al campanile è sempre stata associata la campana, simbolo di cristianità. La campana nella Chiesa, oltre a radunare i fedeli, ha un alto valore simbolico, perché annuncia al popolo di Dio la nascita di una nuova vita e ne segna anche la morte con lenti e profondi rintocchi”.
Le giornate di studio pisane si propongono di “affrontare il tema della conservazione dei campanili. Lo sviluppo verticale degli edifici, gravemente esposto agli eventi atmosferici, il peso, gravante su terreni non sempre idonei, le numerose sollecitazioni dovute al movimento delle campane – ha commentato ancora il presidente dell’Opera della Primaziale Pisana – sono elementi che, nel tempo, contribuiscono al lento logorio delle campane». E allora: «Come risanare in modo corretto questi importanti monumenti, in seguito a possibili danni e usure?». Di questo si parlerà durante il convegno, attraverso la presentazione di numerosi casi di studio di campanili di cattedrali di tutta Europa.

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