“Sono 3,3 milioni gli italiani che mangiano negli home restaurant, con la preparazione di cene nel salotto di casa da parte di cuochi amatoriali, organizzate e promosse attraverso piattaforme social”. È quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulla ristorazione in Italia presentato al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione organizzato dalla Coldiretti, che analizza le nuove frontiere del settore, a partire della food sharing economy, ovvero le differenti forme di condivisione del cibo. “Innovazioni che – sottolinea Coldiretti – stanno cambiando velocemente le abitudini alimentari degli italiani, anche per gli aspetti relativi al mangiare fuori casa, mentre la potenza del digitale moltiplica le nuove modalità di offerta e fruizione del cibo”. “Se l’home restaurant ‘cattura’ regolarmente 3,3 milioni di persone e altri 8,8 occasionalmente – si legge in una nota – il social eating (privati che organizzano in casa propria pranzi o cene come fossero ristoranti) è praticato abitualmente da 3,1 milioni di italiani, mentre ulteriori 6 milioni lo fanno di tanto in tanto”. Per il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, “se la parte più visibile e modaiola di questo fenomeno è rappresentata dalla mania dei food selfie che ha contagiato un italiano su tre, la volontà di stupire il palato di amici e convitati sta portando verso una sempre più attenta ricerca di prodotti tipici, di qualità e a km zero che ha trovato soprattutto nei mercati degli agricoltori un naturale sbocco”. “Altro fenomeno in crescita – aggiunge Coldiretti – è quello della ristorazione digitale, con 4,1 milioni di italiani che ordinano regolarmente cibo a domicilio online, tramite sito web oppure app (più altri 8,8 che lo praticano saltuariamente), mentre sono 11 milioni quelli che usano il telefono in maniera costante per farsi portare a casa piatti e pietanze direttamente da ristorante e/o pizzeria (17,5 milioni quelli che lo fanno occasionalmente)”.