Papa a Cesena: incontro con la cittadinanza, fare politica “in nome e a favore del popolo”, non “balconare”

“Da questa piazza vi invito a considerare la nobiltà dell’agire politico in nome e a favore del popolo, che si riconosce in una storia e in valori condivisi e chiede tranquillità di vita e sviluppo ordinato. Vi invito ad esigere dai protagonisti della vita pubblica coerenza d’impegno, preparazione, rettitudine morale, capacità d’iniziativa, longanimità, pazienza e forza d’animo nell’affrontare le sfide di oggi, senza tuttavia pretendere un’impossibile perfezione”. È l’appello del Papa da Cesena, intriso di quel “sano realismo” che sa che “la bacchetta magica non funziona in politica” e che “anche la migliore classe dirigente non può risolvere in un baleno tutte le questioni”. “Per rendersene conto basta provare ad agire di persona invece di limitarsi a osservare e criticare dal balcone l’operato degli altri”, ha suggerito ieri Francesco. “Cari fratelli e sorelle, questa città, come tutta la Romagna, è stata tradizionalmente terra di accese passioni politiche”, le parole del Papa: “Vorrei dire a voi e a tutti: riscoprite anche per l’oggi il valore di questa dimensione essenziale della convivenza civile e date il vostro contributo, pronti a far prevalere il bene del tutto su quello di una parte; pronti a riconoscere che ogni idea va verificata e rimodellata nel confronto con la realtà; pronti a riconoscere che è fondamentale avviare iniziative suscitando ampie collaborazioni più che puntare all’occupazione dei posti. Siate esigenti con voi stessi e con gli altri, sapendo che l’impegno coscienzioso preceduto da un’idonea preparazione darà il suo frutto e farà crescere il bene e persino la felicità delle persone”.

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