Venezuela: vescovi denunciano “irregolarità” durante il voto, “derisa la volontà popolare”

Una serie di “irregolarità” durante il voto e la propaganda con “l’uso di mezzi e risorse dello Stato” hanno costituito “un ostacolo nell’esercizio del suffragio” e generato “sfiducia” nei processi elettorali. Lo denunciano oggi i vescovi del Venezuela, commentando le elezioni regionali che si sono svolte il 15 ottobre e che hanno visto la conferma del partito del presidente Nicolas Maduro. I vescovi esprimono “preoccupazione per queste elezioni” che invece “di contribuire al rafforzamento dell’istituzionalità democratica attraverso il voto libero, universale e imparziale, hanno reso più difficile anche una soluzione consensuale dei problemi che ci affliggono, hanno generato nuovi dubbi e interrogativi e aperto la porta a maggiori tensioni e conflitti di fronte al futuro del nostro Paese”. La Conferenza episcopale punta il dito contro il Consiglio nazionale elettorale, che “si è mostrato ancora una volta come un arbitro parziale, al servizio del Partito ufficiale”. “Sono numerose le irregolarità commesse nell’implementazione del processo elettorale: il fatto di impedire alle organizzazioni politiche di sostituire i candidati come previsto dalla legge – osservano -, lo spostamento all’ultim’ora degli elettori verso altri centri elettorali, la mancanza di pluralismo tra gli osservatori internazionali, gli abusi nel voto forzato”. Secondo i vescovi “la decisione di creare nuove autorità, lasciando le competenze ai governatori eletti di quegli Stati che non favoriscono elettoralmente l’oficialismo (il partito al governo, ndr), sono un chiaro disconoscimento e una derisione della volontà popolare, nella quale risiede la legittimità di qualsiasi lezione”. “La somma di irregolarità, l’uso di mezzi e risorse dello Stato per fare propaganda”, sottolineano rivolgendosi alla popolazione, “non devono condurci alla perdita di credibilità e fiducia nel potere del voto come via per una soluzione pacifica e democratica per i cambiamenti urgenti di cui ha bisogno il Paese. Non si può prescindere dalla via elettorale! Non lasciamoci rubare la speranza”. I vescovi venezuelani concludono con un appello alle autorità civili e militari “perché si impegnino a restituire al popolo sovrano l’esercizio libero e giusto del voto e ad assicurare la totale trasparenza del processo, dalla convocazione fino alla pubblicazione dei risultati”. Invitano inoltre i venezuelani a “non lasciarsi trascinare dall’irrazionalità e dal fanatico nella controversia politica”.

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