Ue: summit fra istituzioni, imprese e sindacati. Tusk, “condividere benefici della ripresa”. Visentini (Etuc), promuovere diritti sociali

(Bruxelles) “La ripresa europea non è più una ripresa, ma un’espansione economica” ed è perciò “nostro compito comune adesso assicurare che i suoi benefici siano condivisi il più ampiamente possibile”. Fondamentale è “coinvolgere meglio i partner sociali nelle politiche nazionali”. Questo è stato il senso, nelle parole del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, del summit sociale tripartito che si è svolto ieri a Bruxelles per “dare forma al futuro dell’Europa: rafforzare la resilienza e promuovere il progresso sociale ed economico per tutti”, secondo il titolo. Il summit sociale precedeva la seduta del Consiglio europeo, che si terrà da questo pomeriggio a domani. Elemento chiave, prosegue Tusk commentando l’incontro con imprese e sindacati, è “garantire che i cittadini siano attrezzati con le giuste competenze” in quest’epoca digitale in cui “si regredisce se si sta fermi”. Al tavolo del summit di fronte al presidente Jean-Claude Juncker, al commissario Valdis Dombrovskis e al primo ministro estone, Jüri Ratas, erano seduti BusinessEurope, la Confederazione europea dei sindacati (Etuc), il Centro europeo dei datori di lavoro e delle imprese (Ceep), l’Associazione europea per artigianato, piccole e medie imprese (Ueapme) e Eurocadres, il sindacato di professionisti e manager.
Secondo il segretario di Etuc/Ces, Luca Visentini, cruciale è che il pilastro europeo dei diritti sociali sia “ambizioso e forte” per “fare veramente la differenza nella vita dei lavoratori. Molti di loro devono ancora sentirla la ripresa e hanno bisogno di chiare prove del fatto che l’Ue sia impegnata per la giustizia e il progresso sociale”.

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