Terra Santa: mons. Pizzaballa (patriarcato), “senza la presenza francescana la Chiesa di Gerusalemme sarebbe molto più povera”

foto SIR/Marco Calvarese

“Senza la presenza francescana la Chiesa di Gerusalemme sarebbe molto più povera; gran parte delle cose che abbiamo le dobbiamo anche a loro”. Ad affermarlo è mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, in una intervista pubblicata sul sito della Custodia di Terra Santa a margine delle celebrazioni per gli 800 anni di presenza francescana in Terra Santa che si sono chiuse ieri nella Città Santa. “Siamo tutti a servizio della Chiesa e siamo dove la Chiesa ci ha posto. E servire la Chiesa a Gerusalemme è sempre una grazia – ha spiegato mons. Pizzaballa, che è stato custode di Terra Santa per dodici anni -. Sono ormai 28 anni che vivo qui a Gerusalemme, da francescano e ora da vescovo. Devo dire che la realtà sociale è cambiata tantissimo, ma ci sono dei punti fermi nella vita della Chiesa: prima di tutto le chiese stesse, la presenza delle chiese stesse che, con tutte le loro difficoltà, continuano la loro vita normale. Per quanto riguarda i francescani, ho ormai visto il passaggio di diverse generazioni: alcuni li ho accompagnati, altri li ho preparati. Vedo tanto entusiasmo e il desiderio di servire sempre con la stessa passione queste terre. Il loro servizio all’identità di questa Chiesa è importante”. “L’identità della Chiesa di Gerusalemme è locale e universale allo stesso tempo. È la Chiesa dove tutti i cristiani in quanto tali sono nati. I francescani prestano servizio ai fedeli locali, nelle parrocchie, nelle scuole, nel servizio ai pellegrini, e in tante altre diverse attività. Sono parte dell’identità di questa Chiesa e senza la presenza francescana questa Chiesa sarebbe molto più povera; gran parte delle cose che abbiamo le dobbiamo anche a loro”.

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