Migranti: card. Bagnasco (Genova), “spero che il caso di Multedo non diventi una questione politica”

“Spero che non sia, e non diventi, una questione strettamente politica perdendo quindi un orizzonte che è più realistico e riguarda delle persone concrete, delle esperienze pregresse” perché “colorare le cose di politica non conduce molto lontano”. Così il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Ccee, in merito all’accoglienza di un gruppo di migranti nel quartiere genovese di Multedo dove oggi sono arrivati i primi 12 richiedenti asilo che saranno accolti in una struttura della diocesi con la collaborazione dell’ufficio diocesano Migrantes. Per il cardinale, “bisogna ragionare e confrontarsi con le realtà che sono già in atto e che hanno mostrato sempre degli esiti positivi, in centri sia più grandi sia più piccoli di diverse parrocchie” dove “dopo i primi conprensibili timori” i residenti “hanno visto che le cose sono molto tranquille e anche molto positive”. Di qui il suo appello agli abitanti del ponente genovese: “Invito ancora a guardare i fatti senza preclusioni nette perché, mi risulta, che il tavolo con le diverse parti è stato prolungato, aperto a ipotesi e soluzioni e su ogni proposta c’è stata una chiusura radicale”. Infine, parlando delle manifestazioni di protesta che si sono svolte nei giorni scorsi nel quartiere, il cardinale ha aggiunto: “C’è da considerare, da quello che sento dire, cosa vuol dire la consistenza quando si parla di popolazione di un quartiere perché, sappiamo bene che, spesso, la maggioranza è sempre abbastanza silenziosa e magari è molto più ragionevole”.

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