La Civiltà Cattolica: p. Fares, “per il Papa tutto è politica”, “i poteri del denaro, delle armi e della tecnocrazia” tendono a sminuirlo

Per il Papa, la politica è “la forma più alta della carità che cerca il bene comune”. In questo senso alto, “tutto è politica, persino un’omelia”. A farlo notare è padre Diego Fares, sull’ultimo numero de “La Civiltà cattolica”, in cui a proposito degli attacchi al Papa da parte di alcuni media si chiede: “Chi può essere interessato a ‘sminuire’ colui che elogia l’alta politica del bene comune? Soltanto quei poteri, qualitativamente minori, che si muovono ‘al di sopra’ della politica, anziché mettersi al suo servizio; vale a dire, i poteri del denaro, delle armi e della tecnocrazia”. “È un fatto universalmente riconosciuto che il Papa è riuscito a diventare un punto di riferimento e a fare da ponte in molti tentativi di dialogo tra Paesi in conflitto”, prosegue il gesuita: “Chi può essere interessato a screditare un tale arbitro nei conflitti? Soltanto chi avrebbe da ‘guadagnare’ da altre soluzioni che non siano quelle del dialogo e del consenso democratico. I discorsi che mirano a rubare una parte del bene con immagini e ragionamenti presi da altri contesti (ad esempio, quando viene usato un concetto psicologico per parlare di questioni politiche) abbagliano sul momento, ma poi presto ci si accorge di come essi oscurino la questione di fondo”. Fares, a questo proposito, cita un recente articolo “che intendeva far passare come ovvia l’immagine di un Papa molto popolare a livello internazionale, ma dai metodi di governo inefficaci”. Il meccanismo adottato è quello di isolare una foto – “un Papa che non mangia più al centro della sala da pranzo di Santa Marta, ma in un angolo, soltanto con pochi e selezionati commensali e dando le spalle al resto della sala” – dal contesto. La storia reale di oltre 1.500 pranzi fatti da Francesco a Santa Marta – scrive il gesuita – ci mostra un Papa che ha scelto di condividere sempre la vita e la tavola con la gente, e che all’inizio si è sempre seduto al centro della sala, ma poi, quando si è reso conto che al suo ingresso provocava un certo imbarazzo nelle persone, che non sapevano bene come comportarsi, ha cercato un luogo più discreto per non disturbare, restando sempre nello stesso ambiente. È così che il Papa ormai fa da anni”. “In qualcuno”, commenta Fares, “c’è uno spirito sgradevolmente velenoso, che, ricorrendo a immagini ingannevoli, finisce per produrre una caricatura falsa, e per giunta poco riuscita, del Papa, nel tentativo di sminuirne l’immagine”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy