Giovani e politica: Pasquali (Lab.Ora), “esperienza di comunione e collaborazione”. “Cattolici trovino un lessico comune”

“Il fatto che non vogliamo essere solidali con il resto del Paese mette in campo la necessità di ricucirne il tessuto sociale: gli attori che si potranno mettere in campo con questo obiettivo saranno preziosissimi”. Parte dal doppio referendum che si svolgerà domenica in Veneto e Lombardia, “paesi che hanno dati di sviluppo pari a quelli della Germania”, Franco Pasquali, membro dell’associazione “Laudato si’, per presentare il progetto di formazione politica  “Lab.Ora-Mille giovani. Servitori del bene comune”. Oggi, spiega, “fare politica significa cercare di occupare in modo alto le varie esperienze: lavoro, sociale, politica”. Il progetto, “un grande investimento educativo e formativo, si propone di valorizzare le risorse territoriali” e si avvale della collaborazione di cinque università: Istituto universitario Sophia, Lumsa, Pontificia Università Santa Croce, Università europea di Roma, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Pontificia Salesiana. Un progetto sistemico, spiega ancora Pasquali, “che intende essere anche esperienza di comunione e di collaborazione a vantaggio dei giovani e di un loro nuovo protagonismo su tutto il territorio italiano”. Un “luogo” in cui “padri” incontrano “figli”, “accompagnandoli anche dopo i programmi laboratoriali, per generare una nuova coscienza sociale e un nuovo impegno”. Per Pasquali è importante che “il mondo cattolico” riesca a trovare “un lessico comune”. Altrimenti, conclude, “sarà difficile essere testimoni credibili”.

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