Consiglio Ue: Tajani (Parlamento), “nessuno in Europa riconoscerebbe l’indipendenza della Catalogna”

(Bruxelles) “Mi auguro che i catalani non decidano di proclamare l’indipendenza, perché è contro la legge e contro la Costituzione spagnola. Occorre che le parti dialoghino. Proclamare la secessione sarebbe una ferita che nuocerebbe alla Catalogna, alla Spagna e all’Europa. Una indipendenza, fra l’altro, che nessuno in Europa riconoscerebbe”. Lo ha affermato Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, dopo il suo intervento che ha aperto il Consiglio europeo oggi pomeriggio a Bruxelles. Sul Brexit, incalzato dai giornalisti, ha dichiarato: “Non si può passare alla seconda fase dei negoziati senza aver raggiunto un accordo preciso sui tre temi principali”, ovvero i diritti dei cittadini, la questione irlandese e il contributo al bilancio Ue da parte di Londra. Rispetto alla fitta scaletta di temi in agenda al summit, Tajani si è espresso anche sul dibattito politico in atto: “L’Europa sta riflettendo sul proprio futuro. Abbiamo di fronte a noi due domande fondamentali: cosa vogliamo fare insieme in futuro e come vogliamo farlo”.
In proposito ha sottolineato il ruolo centrale – a suo avviso – del Parlamento europeo. “Per questo motivo, la Conferenza dei presidenti ha deciso di dedicare una serie di dibattiti in plenaria al futuro dell’Europa, e di invitare i capi di Stato e di Governo ed eminenti personalità europee che vorranno intervenire per esporre la loro visione e discuterla con noi”. Ancora: “Abbiamo notato che uno dei punti compresi nella Leaders’ Agenda” proposta dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk “verte sugli Spitzenkandidaten”, ossia i candidati alla presidenza della Commissione. “Sono certo – ha osservato Tajani – che la vostra intenzione è quella di formalizzare questa pratica”.

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