Consiglio Ue: Tajani (Parlamento), “necessaria la riforma del diritto di asilo”. Migranti, “equa distribuzione delle responsabilità”

(Bruxelles) “Sono felice di informarvi che questa mattina la commissione per la Giustizia e gli affari interni del Parlamento ha adottato, a larga maggioranza, il rapporto Wikstroem sulla riforma del diritto di asilo. Non è stato facile trovare un compromesso tra le diverse sensibilità politiche e nazionali. Se ci siamo riusciti è grazie alla consapevolezza che lo status quo non è più un’opzione praticabile: occorre riconoscere che il sistema attuale non funziona”. Lo ha affermato Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, nel suo discorso in apertura del Consiglio europeo a Bruxelles. “Il regolamento di Dublino, che determina quale sia lo Stato membro competente per trattare una domanda di asilo, è attualmente basato sul principio del ‘Paese di primo ingresso’. A causa di questo principio, pochi Stati membri sono obbligati a sobbarcarsi l’onere del trattamento della maggior parte delle richieste di asilo”, ha specificato Tajani, senza citare – ma il riferimento è chiaro – Italia e Grecia. “Questo sistema non è solo ingiusto, ma anche inefficace, come la recente crisi migratoria si è incaricata di dimostrare. I Paesi di primo ingresso non hanno alcun incentivo a registrare coloro che inoltrano domanda di asilo, dal momento che sarebbero loro stessi a doverne gestire le domande. La conseguenza sono immigrati che si danno alla macchia e il fenomeno problematico dell’asylum shopping”.
Dunque il Parlamento europeo, ha spiegato Tajani, “propone di stabilire un sistema basato su una più equa distribuzione delle responsabilità tra Stati membri, con un’attenzione particolare alla sicurezza e una chiara distinzione tra coloro che fuggono da guerre e persecuzioni e coloro che giungono in Europa per altri motivi, come i migranti economici”. “Ci auguriamo che il Consiglio sia presto in grado di trovare la convergenza necessaria per aprire i negoziati interistituzionali, in modo da poter concludere un accordo prima delle elezioni europee del 2019”. Numerosi i temi toccati da Tajani: lavoratori distaccati, azione anti-dumping, agenda digitale, tassazione delle attività digitali (il Parlamento “chiede di assicurare che le tasse siano pagate nei Paesi dove viene creato il valore e dove viene concretamente effettuata l’attività economica”, ovvero la web-tax). Fra gli altri argomenti sicurezza e difesa e politica estera (Iran, Turchia)

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