Terra Santa: card. Sandri ai seminaristi, “voi siete speranza e futuro della diocesi patriarcale”

Card. Sandri al seminario patriarcale di Beit Jala

“Siete i seminaristi della Terra di Gesù, e proprio qui potete sentirlo vicino contemplando il mistero dell’Incarnazione. La fedeltà di Dio, la sua grazia che basta alla nostra vita, è una dimensione costante per tutti i sacerdoti e i seminaristi, ma sono realtà che risuonano con una eco importante in questi luoghi, ove tutto – cioè la salvezza – ebbe inizio e si è compiuta nel mistero pasquale di Gesù. Custodite nel cuore questa certezza, e fatene tesoro nelle gioie e nelle prove del futuro”. Lo ha detto il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, che ieri nel seminario della diocesi patriarcale di Gerusalemme, a Beit Jala, ha salutato i 41 seminaristi minori e i 23 maggiori, in una delle tappe del suo viaggio in Terra Santa. Il porporato si è intrattenuto per circa un’ora nell’ascolto della presentazione dell’istituzione formativa e ha offerto alcuni spunti di riflessione e di augurio ai giovani, anche facendo menzione del suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale che celebrerà il 2 dicembre. “Voi siete la speranza e il futuro della diocesi patriarcale – ha affermato il card. Sandri – essa stessa costituita come una tenda che sempre dilata i suoi confini: geograficamente, perché si estende su più Nazioni, Israele, Palestina, Giordania e Cipro, e simbolicamente, perché attraverso i pellegrini ma soprattutto il numero crescente di lavoratori stranieri di fede cristiana cattolica è davvero un realtà chiamata a palpitare con il cuore del mondo intero. Vi chiedo di accogliere questa sfida tra le priorità del pensare il vostro futuro sacerdozio: non dovrà mancare nulla alle comunità tradizionali e alla parrocchie, ma in esse potrete educare a questi ampi orizzonti i vostri fedeli”. A questo riguardo il prefetto ha lodato e incoraggiato il progetto di collaborazione con il seminario di New York. “Sono certo – ha detto – si attuerà uno scambio fecondo tra voi che potrete portare la testimonianza sull’essere cristiani in Terra Santa, e loro con un modo di percepire la fede e accettare la sfida dell’evangelizzazione in un mondo secolarizzato ma non meno assettato di Dio”. La giornata di ieri, la prima della visita, ha visto il prefetto recarsi a Betlemme, alla basilica della Natività, dove ha concelebrato l’Eucarestia presso la grotta, a seguire, il saluto all’“Hogar Nino Dios”, tenuto dalle Suore dell’Istituto del Verbo Incarnato, che da 12 anni accolgono bambini con gravi disabilità. Il prefetto ha poi fatto visita alla Bethlehem University, dei Fratelli delle Scuole cristiane (Lasalliani) e visionato i lavori di restauro della basilica della Natività. Il cardinale ha auspicato che con l’accordo delle comunità cristiane si possa giungere negli anni alla conclusione di tutti i lavori prospettati nelle diverse aree del tempio sacro.

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