Rohingya: Unicef, “pochi Paesi donatori, arrivato solo il 7% dei 76 milioni per aiutare i bambini”

L’Unicef ha lanciato un appello oggi al Palazzo delle Nazioni a Ginevra: “Abbiamo ricevuto solo il 7% dei 76 milioni di dollari necessari per aiutare i bambini rohingya, che rappresentano il 60% dei 582.000 rifugiati fuggiti dal Myanmar verso il Bangladesh dal 25 agosto ad oggi”. Finora solo i governi di Canada, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti hanno donato e i comitati nazionali per l’Unicef di Francia, Germania, Giappone, Malesia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti, oltre al Central emergency relief fund dell’Ocha, alla King Abdulla Foundation ed “Education cannot wait”. Senza i fondi necessari l’Unicef dovrà smettere di mettere a disposizione acqua potabile a oltre 40.000 persone; non potrà costruire altri 1.400 punti acqua per i bisogni di 350.000 persone né altre 12.000 toilette per 250.000 (oltre alle 3.700 già installate). Non potrà distribuire cibo ad uso terapeutico per 15.000 bambini malnutriti, 80.000 bambini non avranno accesso alle cure di base e ai vaccini. “I bambini rohingya hanno già vissuto atrocità – ha detto la portavoce dell’Unicef, Marixie Mercado -. Hanno tutti bisogno di alloggio, cibo, acqua, cibo, protezione. Non domani, la prossima settimana o il prossimo mese ma ora”.

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