Italiani all’estero: mons. Galantino, “nei giovani c’è anche una mobilità legata al desiderio di fare nuove esperienze”

“Il motivo principale per il quale i nostri ragazzi vanno all’estero è la difficoltà che trovano – ma è anche di molti adulti – nel progettare il loro futuro. A fronte di una situazione sociopolitica che ha sempre più difficoltà ad aprire varchi” i ragazzi “cercano risposte altrove”. Lo ha detto mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, a margine della presentazione, questa mattina a Roma, della XII edizione del Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes. Con riferimento al dato secondo il quale il 39% di chi ha lasciato l’Italia nell’ultimo anno ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (oltre 9mila in più rispetto all’anno precedente, +23,3%), “c’è tutto questo – ha aggiunto Galantino – ma c’è anche una lettura positiva. Oggi accanto ai migranti economici” che partono a causa di “situazioni sociali non accettabili, si sta facendo strada un’altra forma di mobilità, la mobilità del desiderio”. Una mobilità, ha spiegato,” legata al desiderio di fare esperienze nuove, incontrare altra gente e progettare in maniera non tradizionale”. Esistono anche queste forme,” che ci aiutano ad allargare gli orizzonti rispetto alla mobilità che conosciamo”, ha concluso, e che “vanno accolte, accompagnate e sostenute”.

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