Chiesa d’Inghilterra: “Clewer”, programma per diocesi e parrocchie per combattere le schiavitù

Stamane a Lambeth Palace (residenza a Londra dell’arcivescovo di Canterbury) è avvenuto il lancio ufficiale dell’Iniziativa “Clewer”, un “programma di tre anni” per le diocesi e le parrocchie della Chiesa d’Inghilterra per combattere le schiavitù moderne, a partire dal dato che queste “si nascondono in modo insospettabile nelle nostre comunità”. A sostenere la campagna anche la premier Theresa May: “Abbiamo bisogno di accendere una luce su questo crimine nascosto e incoraggiare sempre più vittime a uscire allo scoperto perché possiamo offrire loro il sostegno di cui hanno bisogno”, ha detto May. “Il Governo non può affrontare da solo questo problema ed è per questo che gli sforzi di organizzazioni e gruppi come l’Iniziativa Clewer sono così importanti”. Il percorso si propone di sostenere diocesi, comunità locali e agenzie nella “elaborazione di strategie per intercettare casi di schiavitù nel proprio territorio e aiutare le vittime”. Il lavoro con le comunità locali accompagnerà il percorso dalla definizione delle risorse necessarie, attraverso la formazione delle persone a identificare e gestire i casi, fino alle possibili collaborazioni con altri partner. Sul piano nazionale lo sforzo sarà di creare una “rete di professionisti impegnati”. L’iniziativa prende il nome dall’ordine religioso agostiniano delle suore Clewer, nate nel 1852 per aiutare le donne emarginate e spesso sfruttate. “Coloro che violano la libertà, escludono, trafficano e schiavizzano altre persone dovranno affrontare il giudizio di Dio per il loro terribile peccato”, ha detto il primate Justin Welby in un video messaggio. “Ma è ancora più grave quando scegliamo di non vedere”.

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