“Il futuro dell’umanità: nuove sfide all’antropologia” è il tema dell’Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della cultura in programma dal 15 al 18 novembre a Roma (Auditorium Curia generalizia dei gesuiti). Ad inaugurare i lavori, mercoledì 15 alle 17, il cardinale presidente Gianfranco Ravasi. Quattro le sessioni che scandiscono l’assise. Ai “modelli antropologici fondamentali” è dedicata la sessione mattutina di giovedì 16, che presenterà una panoramica storica dei modelli che sottostanno le ideologie e i modelli culturali passati e futuri per studiarne dinamiche, influenze e questioni etiche collegate. Nel pomeriggio si parlerà di “Ridisegnare la natura umana: medicina e genetica” con particolare attenzione alle prospettive antropologiche e culturali e alle questioni sollevate dai tentativi di manipolare il Dna e creare un nuovo genotipo più forte. La mattina di venerdì 17 la riflessione si incentrerà su “La persona umana, il cervello e l’anima: neuroscienze”: rapporto tra mente e corpo, fenomeni legati alla determinazione biologica / fisiologica del cervello, libero arbitrio. Le macchine pensanti e l’intelligenza artificiale saranno invece il tema della sessione pomeridiana, dedicata al futuro degli sviluppi dell’AI nel cambiamento di comportamenti e attività umani. Tra i relatori Francesc Torralba (professore di etica applicata, Universitat Ramon Llull, Barcellona); Elena Giacchi (Centro studi e ricerche regolazione naturale fertilità, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma); Filippo Tempia (professore di fisiologia, Dipartimento di neuroscienze, Università di Torino); Mustafa Suleiman, co-fondatore di DeepMind Technologies e di Reos Partners, Londra. Sabato 18 sono in programma la relazione finale dei lavori affidata a mons. Charles Morerod, vescovo di Friburgo-Ginevra-Losanna, e  le conclusioni tracciate dal card. Ravasi. Alle 12 l’udienza con Papa Francesco in Vaticano.