Papa Francesco: alla Fao, “prestare ascolto al grido dei tanti nostri fratelli emarginati ed esclusi”. Serve “prevenzione”, non “corruzione” o “land grabbing”

Nell’elaborazione del “Pacto mundial para una migración segura, regular y ordenada”, in corso in questo momento in seno alle Nazioni Unite, occorre prestare ascolto “al grido di tanti nostri fratelli emarginati ed esclusi: ‘Ho fame, sono forestiero, nudo, malato, rinchiuso in un campo profughi'”. È la richiesta contenuta alla fine del discorso del Papa alla Fao. “È una domanda di giustizia, non una supplica o un appello di emergenza”, ha spiegato Francesco, secondo il quale “è necessario un ampio e sincero dialogo a tutti i livelli perché emergano le soluzioni migliori e maturi una nuova relazione tra i diversi attori dello scenario internazionale, fatta di responsabilità reciproca, di solidarietà e di comunione”. “Il giogo della miseria generato dagli spostamenti spesso tragici dei migranti – la proposta – può essere rimosso mediante una prevenzione fatta di progetti di sviluppo che creino lavoro e capacità di riposta alle crisi climatiche e ambientali”. “La prevenzione costa molto meno degli effetti provocati dal degrado dei terreni o dall’inquinamento delle acque, effetti che colpiscono le zone nevralgiche del pianeta dove la povertà è la sola legge, le malattie sono in crescita e la speranza di vita diminuisce”, ha fatto notare Francesco: le “tante e lodevoli iniziative messe in atto non bastano, è necessario e urgente continuare ad attivare sforzi e finanziare programmi per fronteggiare in maniera ancora più  efficace e promettente la fame e la miseria strutturale”. “Ma se l’obiettivo è favorire un’agricoltura che produca in funzione delle effettive esigenze di un Paese, allora non è lecito sottrarre le terre coltivabili alla popolazione, lasciando che il land grabbing continui a fare i suoi profitti, magari con la complicità di chi è chiamato a fare l’interesse del popolo”, la denuncia: “Occorre allontanare le tentazioni di operare a vantaggio di gruppi ristretti della popolazione, come pure di utilizzare gli apporti esterni in modo inadeguato, favorendo la corruzione, o in assenza di legalità”.

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