Austria: elezioni, vince il conservatore Kurz. Poi testa a testa fra socialdemocratici e ultranazionalisti. Il Paese vira a destra

Le elezioni per il Parlamento austriaco hanno un vincitore: Sebastian Kurz, ministro degli Esteri trentunenne, ha guidato il Övp (Partito popolare austriaco) alla vittoria dopo 15 anni, aggiudicandosi il 31,4% dei suffragi (si attende il dato definitivo dopo lo spoglio dei voti per corrispondenza) con la sua lista nominale “Sebastian Kurz – die neue Volkspartei”: la vittoria personale di Kurz è confermata dal dato elettorale, che ha visto i Popolari passare dal 20% dei consensi nel maggio scorso, al momento dell’inizio della crisi di governo in Austria, al risultato di ieri, con un aumento di oltre 11 punti percentuali. Kurz, il più giovane ministro degli Esteri europeo, si avvia a diventare il più giovane Cancelliere austriaco della storia. Saranno i 780mila voti per posta a decidere chi guadagnerà il secondo posto alle elezioni per il Consiglio nazionale austriaco tra lo FpÖ (Partito austriaco della libertà) guidato da Heinz Christian Strache, e lo SpÖ (Partito socialdemocratico) del cancelliere uscente Christian Kern, tutti e due attorno al 26%.
Scompaiono i Verdi (salvo miracolo del voto postale) che non superano la soglia dello sbarramento al 4% e che hanno pagato duramente una divisione interna sui temi principali della campagna elettorale: immigrazione, diritto d’asilo, lavoro ed Europa. Anche i Neo-liberali di Neos non superano la soglia che ammette al Consiglio nazionale, ma lo 0,4% che li tiene fuori dal Parlamento potrebbe essere colmato dai voti esteri. Inizia adesso la fase dei colloqui per la nuova compagine di Governo, con due possibilità per il nuovo Cancelliere Sebastian Kurz: confermare la Grosse Koalition con i socialdemocratici (ipotesi improbabile) o virare verso un governo euroscettico con i nazionalisti del Partito della libertà.

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