Lavoro: Pontificia Università Santa Croce, congresso interdisciplinare a 500 anni dalla riforma e a 100 dalla rivoluzione russa

Un’ampia riflessione interdisciplinare sul lavoro come attività che perfeziona l’uomo e la società, mettendo a confronto Riforma protestante e teologia cattolica, materialismo marxista e fede cristiana, economia e dimensione sociale, futuro e dignità del lavoratore. È quella che coinvolgerà oltre 250 partecipanti da tutto il mondo al congresso promosso dalla Pontificia Università della Santa Croce, in programma il 19 e il 20 ottobre sul tema “Quale anima per il lavoro professionale?”. Due le ricorrenze che faranno da cornice al convegno: il V centenario della Riforma protestante e il primo della Rivoluzione russa. Ad offrire un approccio storico-antropologico saranno Brad S. Gregory, dell’University of Notre Dame (Indiana, Usa) e Benedetta Giovanola (Università Macerata). Della riflessione teologica sul lavoro si occuperanno Santiago Sanz, dell’Università della Santa Croce, e Ana Marta González, dell’Universidad de Navarra. A fornire l’approccio etico ed economico saranno Brian Griffiths of Fforestfach, della Goldman Sachs International, e Maria Chiara Carrozza, della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. I lavori si concluderanno con una tavola rotonda su “Economia e lavoro: il futuro del lavoro e la dignità del lavoratore” a cui prenderanno parte l’amministratore delegato di Acea Spa, Stefano Antonio Donnarumma, il presidente e amministratore delegato di Anas Spa, Gianni Vittorio Armani, e Martin Schlag, direttore del Centro di ricerca Markets, Culture & Ethics.

 

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