G7: Oxfam, “pochi aiuti per i piccoli agricoltori nei Paesi in via di sviluppo”

“Un numero ancora troppo grande di piccoli agricoltori nei Paesi in via di sviluppo non riceve oggi gli aiuti necessari per sfamare le proprie famiglie e i mezzi necessari per adattarsi all’impatto dei cambiamenti climatici”. A lanciare l’allarme è Oxfam alla vigilia del G7 Agricoltura, in programma domani e domenica a Bergamo, attraverso il rapporto “Finanziare le donne in campo”. Il report analizza il livello di finanziamenti pubblici stanziati da alcuni Paesi, soprattutto in Africa, e dai Paesi donatori per lo sviluppo del settore agricolo e rurale, evidenziando che i governi “non si stanno impegnando a fondo”. Solo l’Etiopia ha raggiunto l’obiettivo, fissato nella dichiarazione di Maputo del 2013 sui diritti delle donne in Africa, di destinare il 10% del bilancio dello Stato per il finanziamento delle attività delle donne impegnate in agricoltura. Nel 2014, il Ghana ha investito quasi la metà dei fondi internazionali ricevuti per l’adattamento ai cambiamenti climatici – sostenendo il settore agricolo – ma di questi finanziamenti, il ministero delle Pari opportunità ha ricevuto, in media, dal 2010 al 2015, solo lo 0.1%. La Nigeria ha ricevuto una minima parte degli aiuti internazionali destinati al settore agricolo e allo sviluppo rurale (il 4.9%) nel periodo 2007-2015. L’Unione europea, degli oltre 7.500 progetti di sviluppo agricolo finanziati tra il 2007 e il 2015, ha destinato solo lo 0.6% dell’aiuto all’obiettivo principale di eliminare la disuguaglianza di genere nel settore agricolo. “Al G7 Agricoltura non possiamo dimenticarci della sopravvivenza di decine di milioni di persone vittime della fame in molti Paesi del mondo”, ha detto Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia.

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