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Papa Francesco: Messa a S. Maria Maggiore, nella terza guerra mondiale “a pezzi” cristiani orientali vittime di “persecuzioni e diaspora”

Roma, 12 ottobre: Papa Francesco celebra la messa in Santa Maria Maggiore in occasione del centenario della CCO e del PIO (Foto L'Osservatore Romano (www.photo.va) / SIR)

Cento anni fa, infuriava la prima guerra mondiale: oggi, nella terza guerra mondiale “a pezzi”, i cristiani delle Chiese orientali sperimentano ancora “persecuzioni drammatiche e una diaspora sempre più inquietante”. Con questo parallelo il Papa ha cominciato l’omelia nella basilica di Santa Maria Maggiore, presieduta oggi in occasione del centenario della Congregazione per le Chiese Orientali e del Pontificio Istituto Orientale. “Ringraziamo oggi il Signore per la fondazione della Congregazione per le Chiese Orientali e del Pontificio Istituto Orientale, ad opera del Papa Benedetto XV, avvenuta cento anni fa, nel 1917”, ha esordito Francesco: “Allora infuriava la prima guerra mondiale; oggi – come ho già avuto modo di dire – noi viviamo un’altra guerra mondiale, anche se a pezzi. E vediamo tanti nostri fratelli e sorelle cristiani delle Chiese orientali sperimentare persecuzioni drammatiche e una diaspora sempre più inquietante”. “Questo fa sorgere tante domande, tanti perché, che assomigliano a quelli della prima Lettura odierna, tratta dal libro di Malachia”, ha proseguito il Papa commentando le letture del giorno. Prima della Messa, il Papa stamattina ha visitato il Pontificio Istituto Orientale, in Piazza Santa Maria Maggiore, raggiunto in auto. Al suo arrivo, ha salutato i superiori della Congregazione per le Chiese Orientali, i patriarchi e agli arcivescovi maggiori. Quindi, nel giardino del Pontificio Istituto, ha benedetto un cipresso alla presenza degli studenti e infine, in Aula Magna, ha incontrato e salutato i benefattori e la comunità dei Gesuiti.

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