Catechismo Chiesa Cattolica: mons. Fisichella (Santa Sede), “ravvivare la fede dei cristiani” con “primo annuncio” e “catecumenato”

“Uno dei compiti della nuova evangelizzazione consiste certamente nel ravvivare la fede dei cristiani”. Ne è convinto monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, che aprendo l’incontro organizzato dal suo dicastero per il 25° del Catechismo della Chiesa cattolica ha fatto notare come la fede, spesso, “sembra diventata come la brace del fuoco che arde, ma non è più una fiamma viva capace di dare sostegno all’esistenza. Per diversi motivi, è diventata una fede debole, per molti spesso irrilevante per la vita, e ha bisogno comunque di un rinnovato impulso”. “Questa condizione non può non toccare di conseguenza anche la catechesi e la sua capacità di trovare metodi e contenuti che le permettano di essere una via adeguata per questa nuova tappa nella sua storia di evangelizzazione”, la tesi del vescovo, secondo il quale “ripensare la catechesi comporta ricreare il suo legame con l’evangelizzazione come un rapporto primario per affrontare di conseguenza il ruolo da svolgere nel rafforzare la fede dei credenti in questo peculiare momento della nostra storia”. Di qui la centralità della trasmissione della fede, del “primo annuncio” e del catecumenato, come “espressione dell’agire dell’intera comunità cristiana che ha compreso l’esigenza di recuperare fortemente lo spirito missionario spesso abbandonato nei decenni passati”. “Questo sarebbe un momento di grazia del tutto peculiare per gli adulti – ha concluso Fisichella – perché li condurrebbe progressivamente alla scelta della fede non come un fatto emotivo e, in primo luogo, neppure come un’assunzione di contenuti spesso estranei alla sua vita, ma come un impegno personale che possiede tutti i tratti per essere una scelta libera e vera che si compie consapevolmente per affidarsi al Signore”.

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