Papa Francesco: a messa Epifania, “i magi non si sono lasciati anestetizzare il cuore”

“I magi esprimono il ritratto dell’uomo credente, dell’uomo che ha nostalgia di Dio; di chi sente la mancanza della propria casa, la patria celeste. Riflettono l’immagine di tutti gli uomini che nella loro vita non si sono lasciati anestetizzare il cuore”. È il ritratto al centro dell’omelia del Papa per la festa dell’Epifania, celebrata oggi nella basilica di San Pietro. “Vedere e adorare”: sono queste, per Francesco, le “due azioni che risaltano nel racconto evangelico: abbiamo visto una stella e vogliamo adorare”. “Questi uomini hanno visto una stella che li ha messi in movimento”, ha commentato il Papa: “La scoperta di qualcosa di inconsueto che è accaduto nel cielo ha scatenato una serie innumerevole di avvenimenti. Non era una stella che brillò in modo esclusivo per loro né avevano un Dna speciale per scoprirla”. “I magi non si misero in cammino perché avevano visto la stella ma videro la stella perché si erano messi in cammino”, ha ricordato Francesco citando San Giovanni Crisostomo: “Avevano il cuore aperto all’orizzonte e poterono vedere quello che il cielo mostrava perché c’era in loro un desiderio che li spingeva: erano aperti a una novità”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy