Epifania: mons. Tisi (Trento), “gli Erodi del nostro tempo hanno generato un sistema di vita dominato da fretta, cinismo, indifferenza”

“Il rischio di rimanere anestetizzati dalla realtà, di restare insensibili, come ricorda il Papa, davanti al pianto e al dolore del prossimo è dietro l’angolo. Gli Erodi del nostro tempo hanno generato un sistema di vita dominato dalla fretta, dal cinismo, dall’indifferenza”. È il monito lanciato questa mattina dall’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, nel corso della celebrazione eucaristica per l’Epifania che ha presieduto nella Cattedrale di Trento. “Come i magi – l’invito dell’arcivescovo – entriamo nella grotta e lasciamoci stupire dal bambino di Betlemme. In lui vediamo i milioni di bambini caduti nelle mani di banditi, mafie, mercanti di morte”. “Le cifre, come ci rammenta il Papa, sono impressionanti”, ha aggiunto mons. Tisi, ricordando che “nel 2015 il 68% di tutte le persone oggetto di traffico sessuale nel mondo erano bambini” e che “quasi la metà dei bambini che muoiono sotto i 5 anni muore per malnutrizione”. “Nell’anno 2016 si calcola che 150 milioni di bambini nel mondo abbiano compiuto un lavoro minorile, molti di loro vivendo in condizioni di schiavitù”, ha proseguito l’arcivescovo, che non ha dimenticato di “nominare la storia e il dolore dei minori abusati da uomini di Chiesa”. “Il sistema, compreso talvolta anche quello ecclesiale, ha paura di un Dio che si fa bambino”, ha ammonito Tisi, rilevando che “temiamo un Dio inerme che offre perdono”. “Presso questo Dio sono custodite le fonti della gioia, non ci sono alternative”, ha osservato l’arcivescovo. “Attorno a Lui deve stringersi la nostra Chiesa di Trento, da Lui deve lasciarsi sorprendere” per percorrere “la via nuova del Dio di Betlemme, con l’antidoto alla solitudine e alla morte: vivere con e per gli altri”.

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