Polonia: don Sadlon (Istituto di statistica), “cattolicesimo definito dall’impegno dei laici”

“La forma del cattolicesimo polacco è definita dall’impegno dei laici nel campo ecclesiale”, ha affermato oggi il direttore dell’Istituto di statistica della Chiesa polacca, don Wojciech Sadlon, sottolineando che tali attività “costituiscono una componente rilevante dell’impegno sociale su scala nazionale”. Nel 2014 in Polonia erano attive oltre 61mila associazioni parrocchiali raggruppanti 2,5 milioni di persone. Oltre a tali associazioni di fedeli in Polonia vi sono quasi 1.800 enti cattolici che operano nel sociale, nella maggior parte scuole e ospizi. Circa la metà di tali strutture svolgo le propria attività a favore di bambini e adolescenti, fornendo inoltre sostegno ad anziani, meno abbienti e disabili. Più dell’80% delle associazioni parrocchiali a scopo sociale è stata fondata da sacerdoti, eventualmente insieme ai laici. Solo il 13% è stato fondato unicamente da persone laiche. Va ricordato che 20 anni fa, nel 1998, il numero delle associazioni parrocchiali non superava 40mila, mentre le scuole e gli ospizi della Chiesa cattolica erano circa mille. Nel corso della presentazione delle statistiche della Chiesa polacca è stato sottolineato inoltre che “la Polonia ha una rete parrocchiale fra le meglio strutturate dell’intero mondo cattolico”. Fra le oltre 10mila parrocchie sul territorio delle 42 diocesi le più densamente popolate sono quelle di Katowice, Cracovia, Varsavia e Varsavia-Praga. La diocesi “più religiosa” risulta invece quella di Tarnow, nel sud est di Polonia, dove il numero di partecipanti alla liturgia domenicale supera il 70%. Nelle diocesi del nord ovest e di Lodz (al centro della Polonia) invece tale indice risulta inferiore al 30%.

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