Tv2000: Kemioamiche. Ruffini (direttore), “dolore esiste, una tv che non lo racconta sarebbe finta”

“Non è né tv del dolore né tv di plastica. È la prova che si può fare buona televisione sperimentando e innovando”. È così che Paolo Ruffini, direttore di Tv2000, ha presentato il docureality “Kemioamiche” durante la conferenza stampa dedicata questo pomeriggio al programma che verrà trasmesso dalla rete a partire dal 4 febbraio. “La linea editoriale di Tv2000 – ha continuato – è quella di una televisione che racconta la realtà e che le cose si combattono insieme, nonostante la televisione descriva un mondo che divide”. Il responsabile di Tv2000 ha ammesso, quando ha visto per la prima volta il trailer, di non essere riuscito a trattenere le lacrime. “E ho pianto – ha confessato – anche quando ho visto le prime parti di programma ultimato. Era una commozione di felicità”. Nel ringraziare l’ospedale Gemelli dove è stata interamente girata la trasmissione, il direttore di Tv2000 ha aggiunto: “Il programma dimostra che le malattie si possono curare, nonostante a volte la televisione coltivi delle ignoranze in fatto di salute”.
Riguardo all’etichetta di “tv del dolore”, il direttore ha un’idea chiara: “Il dolore esiste, una televisione che non lo racconta sarebbe finta – ha dichiarato -. Il fulcro è il modo in cui si racconta il dolore. Se lo si racconta come qualcosa senza soluzione allora si fa la tv del dolore. Diverso è raccontare come si supera il dolore se si fa leva sull’amicizia e sull’amore. La nostra – ha precisato – è una tv di ispirazione cristiana e il cristianesimo non si pone fuori dalla realtà e non esclude il dolore. Ma di sicuro non è un programma che indugia sui momenti di difficoltà”. Infine sulla scelta di usare lo schema del reality, Ruffini ha aggiunto: “Non è il linguaggio, ovvero il reality, il problema ma quello che si vuol dire”.

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