Migranti: Associazione Carta di Roma, “nei Cie ancora accessi negati alla stampa”

L’Associazione Carta di Roma esprime oggi preoccupazione per i ripetuti dinieghi ricevuti di recente dai colleghi che hanno richiesto l’accesso all’interno dei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) per migranti. Come segnala la campagna “LasciateCIEntrare” i dinieghi riguardano, in particolare, l’ingresso nei Cie di Torino e di Ponte Galeria. “Le motivazioni addotte dal ministero degli Interni sarebbero generiche e non sufficienti, dunque, a giustificare l’impedimento dell’accesso alla stampa e, di fatto, l’impedimento dell’esercizio del diritto di cronaca all’interno di tali centri di trattenimento”, sottolinea l’associazione, che vigila sul rispetto della “Carta di Roma”, il codice deontologico che i giornalisti si sono dati in materia di immigrazione. L’associazione ricorda che nel 2012 il Tar del Lazio era intervenuto in materia dichiarando illegittimo il divieto di opporre ai giornalisti un generico diniego di accesso ai centri di identificazione e espulsione per migranti (Cie). Alla sentenza si era giunti grazie al ricorso presentato da due giornalisti, ai quali era stato ripetutamente negato l’accesso, sulla base di una circolare diffusa nel 2011 dal ministero dell’Interno, allora guidato da Roberto Maroni, che disponeva il divieto di ingresso per i giornalisti presso i “centri per immigrati”.  “Affinché l’immigrazione sia raccontata in modo corretto e completo – afferma l’associazione – è indispensabile consentire ai giornalisti lo svolgimento del proprio lavoro. Invitiamo, dunque, i colleghi a continuare a segnalare gli eventuali dinieghi ricevuti”.

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