Corridoi umanitari: Impagliazzo (Sant’Egidio), “i muri non sono mai serviti. Costruiamo ponti”

“I muri, mai. Non sono mai serviti e soprattutto chi ha costruito i muri ne ha pagato le conseguenze. Quindi noi costruiamo ponti, che è meglio”. Lo dice Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, che questa mattina all’aeroporto di Fiumicino a Roma ha accolto, insieme alla Federazione delle Chiese evangeliche e alla Tavola Valdese, 41 persone provenienti dalla “martoriata” Siria che grazie al progetto dei “corridoi umanitari” hanno potuto raggiungere l’Italia. “Sono cristiani e sono musulmani – ha detto Impagliazzo – e soprattutto un terzo di loro sono bambini. Il criterio della vulnerabilità è quello decisivo che abbiamo scelto per accogliere queste persone. C’è ancora tanta sofferenza a causa della guerra e non possiamo mai chiudere né le frontiere né il cuore davanti a queste situazioni”. Riguardo alle primissime decisioni prese dal neo presidente Usa, Donald Trump, Impagliazzo commenta: “Per noi europei non sono in linea con la nostra tradizione. Gli Stati Uniti d’America prendono le loro decisioni. L’Europa continua a credere nel diritto e nella solidarietà”. E sul pericolo che le politiche anti-immigrazioni possano sedurre i Paesi europei, il presidente della Sant’Egidio risponde: “Credo che l’Europa abbia i suoi valori, è stata fondata a partire dal diritto e dalla solidarietà. Sono questi i valori che ci devono guidare, perché è una strada che ha mostrato in questi anni quell’umanità di cui c’è bisogno. L’unica cosa in più che deve fare l’Europa è impegnarsi con più forza per la pace nel mondo”.

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