Teologia e pastorale: Triani (Università Cattolica), Irc “laboratorio di innovazione didattica”

“La didattica dell’Irc può svolgere un ruolo importante come laboratorio di innovazione didattica dove è posta al centro l’attivazione dell’alunno nella sua progressiva acquisizione del sapere”. Ne è convinto Pierpaolo Triani, docente di didattica generale all’Università Cattolica, intervenuto alla terza e ultima giornata del convegno nazionale delle facoltà teologiche e degli Issr italiani. “L’Irc è componente interna del curricolo scolastico, partecipa a pieno titolo alla vita della scuola e si inserisce all’interno di un contesto scolastico che si caratterizza per alcune dinamiche culturali, didattiche organizzative”, ha esordito il relatore, secondo il quale “perché la didattica dell”Irc non sia un corpo estraneo alla vita della scuola è importante che sappia agire attivamente e portare il proprio contributo nei confronti delle questioni che attraversano questo mondo”. Parlare di scuola, oggi, per Triani significa “parlare di una realtà molto complessa che ha visto negli ultimi decenni un forte ampliamento delle funzioni ad essa attribuite, un progressivo riconoscimento del suo ruolo educativo e   un chiaro affermarsi dei principi dell’inclusione e della personalizzazione”. Tutti “processi”, questi, “non supportati da un adeguato cambiamento nell’organizzazione scolastica”, che richiederebbe invece “un ripensamento degli spazi e dei tempi e una più chiara regia pedagogica”, altrimenti – ha osservato l’esperto – “le funzioni dichiarate rischiano di restare sulla carta e la scuola rischia nei fatti di perpetuare ancora quelle differenze che gli alunni hanno all’inizio del proprio percorso”. La didattica dell’Irc, è la tesi di Triani, “può portare un contributo importante nel mostrare concretamente come la funzione educativa della scuola richieda l’attenzione congiunta alla dimensione culturale, relazionale, individuale e comunitaria”.

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