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Migrazioni: Commissione Ue, “gestire i flussi sulla rotta del Mediterraneo centrale”. Contributo per vertice di Malta

(Bruxelles) “Troppi ancora muoiono nel Mediterraneo. Abbiamo intrapreso azioni per far fronte a questa situazione ma dobbiamo fare di più”. La Commissione Ue presenta “le possibili azioni a breve e medio termine per affrontare i flussi verso e dall’Africa settentrionale. Anzitutto è necessaria la stabilità della Libia e della regione nel suo insieme”. Jean-Claude Juncker, capo dell’Esecutivo, precisa alcuni aspetti delle proposte avanzate ieri dal collegio dei commissari “sulle modalità per gestire meglio la migrazione e salvare vite lungo la rotta del Mediterraneo centrale”; tali proposte costituiscono uno strumento di discussione per il Consiglio europeo straordinario fissato per il 3 febbraio a Malta. “Queste azioni mirano a lottare contro le reti della tratta e del traffico di esseri umani, ad aiutare a gestire i flussi migratori più efficacemente, a continuare a salvare vite in mare e a migliorare le condizioni di vita dei migranti e dei rifugiati in Libia e nei paesi limitrofi. L’intento è ovviamente anche di contenere i flussi migratori verso l’Europa.
Le proposte di ieri della Commissione sono state trasmesse alle cancellerie dei Ventotto. “Dal 2015 le risorse e le attività destinate alle operazioni dell’Ue in mare sono state triplicate”, specifica la Commissione, “contribuendo a salvare oltre 400mila persone nel Mediterraneo. Tuttavia, l’aumento della migrazione sulla rotta del Mediterraneo centrale, seguita da oltre 181mila migranti e rifugiati per raggiungere l’Ue nel 2016, ha comportato anche livelli senza precedenti di perdite di vite umane in mare”. Per impedire “che questa tragedia umana continui nel 2017”, si vorrebbe promuovere una “strategia globale”, tenendo conto del più ampio contesto regionale (in particolare le frontiere meridionali della Libia nonché Tunisia, Egitto e Algeria), “accentuando nel contempo l’attenzione posta sulla Libia, che rappresenta il punto di partenza per oltre il 90% di quanto cerchino di raggiungere l’Europa”.

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