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Maternità surrogata: Comece, bene sentenza di Strasburgo. “No a strumentalizzare la gestazione in affitto”

(Bruxelles) “La sentenza della Grande Chambre chiarisce che non c’è l’obbligo di riconoscere legami di filiazione in assenza di legami biologici. La Corte europea riafferma la competenza esclusiva dello Stato nel riconoscere una relazione giuridica genitore-figlio, anche nei casi di maternità surrogata e le prerogative dello Stato nella salvaguardia del proprio ordine pubblico”. Così scrive in una nota la Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) tornando sulla sentenza emessa martedì in relazione al caso “Paradiso-Campanelli contro Italia” e che “conferma la legittimità del ritiro da parte delle autorità italiane della custodia di un bambino nato tramite maternità surrogata, senza alcun legame biologico con gli aspiranti genitori”. La sentenza, secondo la Comece “conferma positivamente che gli Stati membri beneficiano di un largo margine di valutazione sulle questioni sensibili in ambito etico”. Nella nota si ribadisce l’opposizione degli episcopati europei “alla strumentalizzazione della gestazione in affitto” e la necessità che si “proteggano i bambini da pratiche illecite alcune delle quali connesse al traffico di esseri umani”. La Comece aveva pubblicato già nel febbraio 2015 una presa di posizione sulla maternità surrogata, con particolare riferimento alle regole europee e internazionali.

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