Giorno della memoria: don Vieira (Orionini), “no a violenza e cultura dello scarto”. Molte le famiglie ebree messe in salvo da religiosi della congregazione

“La nostra Congregazione in questa giornata così importante vuole testimoniare idealmente la vicinanza alle comunità ebraiche e a quanti soffrono e vengono perseguitati a causa della propria fede. Il nostro primo impegno deve essere quello di coltivare la memoria di quanto accaduto affinché non accada più. Una grande responsabilità che dobbiamo condividere, tutti, in particolare con le giovani generazioni senza distinzione di fede e di cultura”. È quanto dichiara don Tarcisio Vieira, superiore generale dell’Opera Don Orione in occasione del Giorno della memoria che si celebra domani 27 gennaio. “La logica della violenza e della cultura dello scarto – aggiunge – alla base dell’ideologia nazista, sono i mali che ancora oggi colpiscono tanti popoli e nazioni. Papa Francesco ci ha indicato la strada per sconfiggerli: credere e lavorare per la pace anche nel nostro quotidiano aprendoci al dialogo sincero tra i popoli e le religioni”. Don Vieira ricorda come durante la seconda guerra mondiale don Piccinini, don Cappelli, don Pollarolo, don Sciaccaluga, suor Croce e suor Bennata “nel silenzio riuscirono a mettere in salvo tante famiglie ebree sottraendole alla furia nazista a Roma, Genova, Milano e Torino”. A don Gaetano Piccinini nel 2011 è stata conferita dallo Stato Israeliano la medaglia alla memoria di “Giusto fra le Nazioni”.

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