Eurispes: Rapporto 2017, l’Italia divisa non riesce a sfruttare le sue potenzialità. Serve più Stato e meno mercato

“L’Italia ha enormi potenzialità ma, proprio per le sue divisioni, non riesce a trasformare la potenza in energia”. È quanto afferma Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes, nel discorso di presentazione dell’edizione 2017 del Rapporto Italia, questa mattina a Roma. Un quadro come sempre in chiaroscuro, quello che emerge dalla ricerca. Fara mette in evidenza “il mal costume, i ritardi, i limiti e i difetti di un Paese che sembra non voler esercitare nessuno sforzo in direzione del cambiamento”. Allo stesso tempo, però, sottolinea che “l’Italia non è solo questo” e che “vi è un’Italia ancora migliore di quanto gli stessi italiani non riescano ad immaginare e i media a descrivere”. L’Italia dell’accoglienza e della solidarietà, l’Italia in cui “la stragrande maggioranza dei cittadini compie quotidianamente e silenziosamente il proprio dovere e ne osserva le leggi”. In campo socio-economico Fara ritiene necessario un cambiamento sostanziale. “Illusi dagli stregoni e dai guru e complice una classe politica del tutto inadeguata, abbiamo abbandonato l’economia per la finanza”, mentre ora, afferma il presidente dell’Eurispes, “la crisi finanziaria ed economica degli anni passati ha aperto la via a riconsiderare in termini diversi il rapporto tra Stato e mercato e a ribaltare lo slogan degli scorsi decenni con un altro che suona, in sintesi, più Stato e meno mercato”. Secondo Fara, “la politica e le istituzioni torneranno a essere credibili quando sapranno dimostrare di essere in grado di governare i processi piuttosto che esserne governati”.

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