+++Dimissioni Enzo Bianchi: mons. Semeraro, “gesto di grande rispetto e profondo amore verso la comunità monastica”+++

“Un gesto di grande rispetto e profondo amore verso la comunità monastica”. Così monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio di cardinali (C9), commenta “a caldo” le dimissioni di fr. Enzo Bianchi da priore del Monastero di Bose. “Apprendo con commozione ed emozione – afferma al Sir Semeraro – la notizia della scelta di fratel Enzo, al quale sono legato da amicizia. È un gesto che esprime un grandissimo senso di paternità. Nel codice generativo, infatti, il lasciar andare dà compimento alla paternità spirituale. Massimo Recalcati ricorda che due sono le parole più importanti sotto il profilo genitoriale: eccomi e vai”. Queste “sono parole iscritte nel nostro dna: la madre deve accettare che il figlio si stacchi dal suo grembo”. Nella scelta di Bianchi, sottolinea il vescovo, “si può intravvedere anche un insegnamento spirituale di una norma canonica. Quella di Paolo VI che fissa al compimento del 75° anno di età la rinuncia agli incarichi pastorali. Enzo Bianchi compirà 75 anni il prossimo anno. Egli certamente non è un vescovo, ma è un padre. La sua decisione la vedo come l’altra faccia della medaglia (spirituale e carismatica) della norma canonica voluta da Paolo VI”.

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