Australia: in parlamento legge su matrimonio omosessuale. Conferenza episcopale, “unione fra un uomo e una donna”

Il parlamento australiano discuterà a febbraio una proposta di legge per il riconoscimento dei matrimoni dello stesso sesso. Anche la Conferenza episcopale ha preso parte alle consultazioni sulla bozza con un documento articolato, in cui difende la definizione di matrimonio come unione tra un uomo e una donna, non per atto di “bigottismo, dogma religioso o tradizione irrazionale”, ma come “riconoscimento dell’ecologia umana, senza precludere a persone dello stesso sesso di unirsi in altre relazioni legalmente riconosciute”. I vescovi apprezzano le tutele alla libertà di coscienza con l’esenzione a ministri, gruppi religiosi dall’obbligo di celebrare matrimoni dello stesso sesso. Vi è però una serie di situazioni in cui è indispensabile “un adeguato riconoscimento della libertà di religione”; tra i casi citati, le associazioni o le scuole d’ispirazione religiosa perché siano “libere di impiegare insegnanti o staff” in coerenza con l’etica dell’associazione riguardo al matrimonio e “perché possano continuare a insegnare in libertà la loro visione del matrimonio”. “Mentre si garantisce che i diritti e le libertà degli altri siano protetti, il governo è chiamato anche ad assicurare che la libertà di religione e di manifestare in pubblico il credo religioso sia riconosciuto e protetto dalla legge”, scrivono i vescovi: è divenuto indispensabile cercare tutele “di fronte a un dilagante secolarismo militante portatore di crescenti intolleranze verso credo religiosi o di coscienza”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy