America latina: Roma, convegno “Da Puebla ad Aparecida”. De Giuseppe (Iulm), “laboratorio cruciale per il cristianesimo”

Massimo De Giuseppe, storico, Università Iulm Milano

“Nel gennaio 1979 la città messicana di Puebla ospitò la III Conferenza dell’episcopato latinoamericano (Celam), in coincidenza con il primo viaggio del nuovo Papa, Giovanni Paolo II, nel continente. In quell’appuntamento, frutto di due anni di lavori preparatori, si affrontarono temi relativi alla ridefinizione della pastorale sociale, dell’opzione preferenziale per i poveri e delle nuove sfide per la chiesa alle soglie di quella che gli storici hanno definito la ‘seconda guerra fredda’”. Massimo De Giuseppe, storico dell’Università Iulm di Milano, esperto di storia dell’America Latina, spiega al Sir alcuni temi che hanno ispirato il convegno, che si svolge oggi e domani all’Istituto Sturzo di Roma, dal titolo “Da Puebla ad Aparecida. Chiesa e società in America Latina (1979-2007)”. “La IV conferenza del Celam – prosegue – si sarebbe tenuta a Santo Domingo nel 1992, al crepuscolo del bipolarismo e in concomitanza del Cinquecentenario della ‘scoperta’ delle Americhe da parte degli europei, preludio a una lunga stagione di conquiste e processi evangelizzatori che avrebbero ridefinito anche l’identità religiosa, sociale, culturale, economica e militare del Vecchio continente”.

Nel 2007 Papa Benedetto XVI avrebbe inaugurato la V conferenza del Celam, ad Aparecida, “in un Brasile segnato da profonde trasformazioni”, puntualizza De Giuseppe. “Sei anni dopo il primo sudamericano, l’argentino Jorge Mario Bergoglio, si sarebbe seduto sulla sedia di Pietro, con il nome di Papa Francesco”. Il convegno è stato organizzato dall’Istituto S. Pio V, con il patrocinio dell’Istituto italo-latinoamericano, e la direzione scientifica di Gianni La Bella dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dello stesso Massimo De Giuseppe, coinvolge venti studiosi (storici, archivisti, antropologi, teologi ed economisti), europei e latinoamericani “per fare il punto sulle evoluzioni del rapporto tra Chiesa e società in un continente – afferma il professor De Giuseppe – che spesso ha rappresentato un laboratorio cruciale, creativo e a tratti estremo, per la chiesa universale”.

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