Stati Uniti: Moore (economista Heritage Foundation), “bene Trump, accordo trans-Pacifico troppo complicato”

“Credo che il Trans-Pacific Partnership (Tpp) sia troppo complicato”, spiega Stephen Moore, economista dell’Heritage Foundation, un think tank conservatore con sede a Washington, commentando la recente decisione del presidente Donald Trump di far uscire gli Stati Uniti dall’accordo. “Ci sono troppe norme che avvantaggiano lobby e affini. Ritengo che vada rinegoziato in modo che si salvi il nocciolo degli accordi di scambio con i vari Paesi, ma senza le migliaia di pagine di regolamenti ed eccezioni varie che favoriscono speciali gruppi d’interesse”. “Incidentalmente”, prosegue Moore, che è stato consigliere di Trump durante la campagna elettorale, “questi nuovi accordi con alcuni dei Paesi asiatici potranno aumentare il nostro potere in Asia e conseguentemente ridurre quello cinese”. Abbandonare il Tpp, però, secondo altri osservatori può anche significare per Washington lasciare un vuoto di leadership che viene colmato dalla Cina. “Il rischio c’è”, ammette Moore. “Ma anch’io, un liberista convinto, sono d’accordo con il presidente che la Cina bara, non rispetta le regole. E penso che una posizione più dura nei confronti di Pechino abbia una sua logica”.

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