Papa Francesco: Vespri a S. Paolo, “ricordare insieme” la riforma protestante è “traguardo” per cattolici e luterani

“Il fatto che oggi cattolici e luterani possano ricordare insieme un evento che ha diviso i cristiani, e lo facciano con speranza, ponendo l’accento su Gesù e sulla sua opera di riconciliazione, è un traguardo notevole, raggiunto grazie a Dio e alla preghiera, attraverso cinquant’anni di conoscenza reciproca e di dialogo ecumenico”. È il bilancio del Papa, che nella parte finale dell’omelia dei Vespri a S. Paolo ha ricordato in particolare il quinto centenario della Riforma protestante. Francesco ha poi salutato il Metropolita Gennadios, rappresentante del Patriarcato ecumenico, David Moxon, rappresentante personale a Roma dell’arcivescovo di Canterbury, e “tutti i rappresentanti delle diverse Chiese e Comunità ecclesiali” presenti a Roma. Rivolgendo, inoltre un saluto particolare ai membri della Commissione mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali, Francesco ha augurato “un fruttuoso lavoro” per la plenaria che si sta svolgendo in questi giorni.
Come ha fatto durante l’udienza generale di questa mattina, il Papa ha salutato anche gli studenti dell’Ecumenical Institute of Bossey, “in visita a Roma per approfondire la loro conoscenza della Chiesa cattolica”, e i giovani ortodossi e ortodossi orientali che studiano a Roma grazie alle borse di studio del Comitato di collaborazione culturale con le Chiese ortodosse, che opera presso il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, esprimendo a tale dicastero “stima e gratitudine”. “La nostra preghiera per l’unità dei cristiani è partecipazione alla preghiera che Gesù ha rivolto al Padre prima della passione perché tutti siano una sola cosa”, ha concluso Francesco: “Non stanchiamoci mai di chiedere a Dio questo dono. Nella paziente e fiduciosa attesa che il Padre conceda a tutti i credenti il bene della piena comunione visibile, andiamo avanti nel nostro cammino di riconciliazione e di dialogo, incoraggiati dalla testimonianza eroica di tanti fratelli e sorelle, uniti ieri e oggi nel soffrire per il nome di Gesù. Approfittiamo di ogni occasione che la Provvidenza ci offre per pregare insieme, per annunciare insieme, per amare e servire insieme, soprattutto chi è più povero e trascurato”.

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