Papa Francesco: Vespri a S. Paolo, “non basarsi su programmi, calcoli, vantaggi e mode del momento”, “superare la tentazione dell’autoreferenzialità”

Il “programma di vita” della Chiesa, e quindi di “ogni confessione cristiana”, è “un invito a non basarsi sui programmi, sui calcoli e sui vantaggi, a non affidarsi alle opportunità e alle mode del momento, ma a cercare la via guardando sempre alla croce del Signore”. Ne è convinto il Papa, che alle Chiese e Confessioni cristiane presenti a Roma, durante i Vespri celebrati stasera a San Paolo, ha ricordato, sulla scorta del Vangelo, che “è solo quando perdiamo la vita per amore suo che la guadagniamo davvero”: “È la rivoluzione che Paolo ha vissuto, ma è la rivoluzione cristiana di sempre: non vivere più per noi stessi, per i nostri interessi e ritorni di immagine, ma ad immagine di Cristo, per Lui e secondo Lui, col suo amore e nel suo amore”. Si tratta, ha tradotto Francesco, di “un invito anche ad uscire da ogni isolamento, a superare la tentazione dell’autoreferenzialità, che impedisce di cogliere ciò che lo Spirito Santo opera al di fuori dei propri spazi”. “Un’autentica riconciliazione tra i cristiani potrà realizzarsi quando sapremo riconoscere i doni gli uni degli altri e saremo capaci, con umiltà e docilità, di imparare gli uni dagli altri, senza attendere che siano gli altri a imparare prima da noi”, la ricetta del Papa in ambito ecumenico.

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