Sir: le principali notizie di oggi dall’Italia e dal mondo. Delrio, dighe sotto controllo. Astana, pace lontana per la Siria

Terremoto: ministro Delrio, “vigilare sulle dighe”

“I gestori delle dighe hanno segnalato l’assenza di criticità rilevanti, ma sono stati invitati a tenere sempre molto alta la guardia vista la frequenza degli eventi sismici”: lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, al termine della riunione svoltasi ieri per fare il punto della situazione sulla sicurezza dei bacini artificiali d’acqua presenti nelle zone sismiche del Centro Italia. Solitamente “le verifiche si fanno ogni due anni per legge, ma in caso di scosse saranno effettuate con maggior frequenza”, ha specificato Delrio. La riunione era stata convocata quando si era diffusa la voce di un possibile “effetto Vajont” per la diga di Campotosto, in Abruzzo, correlato alle scosse di terremoto.

Teramo: famiglie senza elettricità da una settimana

“In queste condizioni mi vedo costretto a riconsegnare la fascia al prefetto perché dopo 7 giorni uno Stato degno di tale nome non può lasciare i cittadini senza luce”: è il sindaco di Castiglione Messer Raimondo, Giuseppe D’Ercole, a parlare. Il suo paese, poco più di duemila abitanti in provincia di Teramo, da una settimana è senza servizio elettrico, lasciando le case al buio e prive di altre funzioni correlate all’elettricità. Da una settimana la comunità chiede all’Enel di porre fine al black-out in una zona fortemente provata dal maltempo. Si calcola che le famiglie al buio, e in molti casi al freddo, siano 7mila, quasi tutte in provincia di Teramo: il crollo di un traliccio sta rendendo difficile le operazioni di riattivazione da parte dell’Enel. La scorsa settimana il servizio elettrico era mancato a 150mila case in relazione alle abbondanti nevicate che avevano provocato la caduta di pali e cavi e mandato in tilt le cabine elettriche.

Italia: Corte costituzionale esamina l’Italicum

Arriva oggi all’esame della Corte costituzionale la legge elettorale denominata “Italicum”: il caso è stato sollevato dalle ordinanze di cinque tribunali – Genova, Messina, Perugia, Torino, Trieste – che si soffermano su specifici punto della legge, dal ballottaggio ai premi di maggioranza, dalle liste bloccate agli apparentamenti.

Pace in Siria: ad Astana colloqui in salita

Partono in salita i negoziati per la pace in Siria in corso ad Astana, in Kazakhstan. Al tavolo si fronteggiano le delegazioni del governo di Damasco e le opposizioni al regime. Queste ritengono illegittimo il potere del presidente Assad; ugualmente il governo, disponibile alle trattative di pace, ritiene, dopo la prima giornata, che le opposizioni rappresentino una forma di terrorismo che non può essere riconosciuto in colloqui ufficiali. Muhammad Allush, capo della delegazione delle opposizioni, ha infatti affermato: “L’opposizione mira a stabilizzare il cessate il fuoco e a portare avanti la transizione politica, cominciando dall’uscita di scena di Assad e del suo regime”. Dal canto suo Bashar Jaafari, che guida la delegazione di Damasco ad Astana, ha detto degli interlocutori: “Pensavamo che ci fossero presenti rappresentanti legittimi, finché non siamo entrati nella stanza delle trattative e abbiamo sentito le loro posizioni”. I rappresentanti di Russia, Turchia e Iran seguono sul posto i colloqui.

Trump: stop a fondi pro-aborto e protezionismo economico

Tre decisioni in un giorno: il presidente Usa, Donald Trump, ieri ha firmato decreti che bloccano il Tpp (Trans Pacific Partnership, accordo commerciale con 11 Stati che si affacciano sull’Oceano Pacifico), tagliano fondi federali alle agenzie estere che sostengono l’aborto, e congelano assunzioni e aumenti degli stipendi nel pubblico impiego. Inoltre sta incontrando i grandi gruppi industriali per sostenerne le attività in chiave protezionistica; in questa direzione si muove l’intenzione esplicita di svalutare il dollaro, per favorire l’export. Il provvedimento sulle ong, risalente al 1984, è sempre stato confermato dalle amministrazioni repubblicane e revocato da quelle democratiche.

Milano: agguato omofobo fuori da una discoteca

A Milano si indaga su un agguato a due giovani, avvenuto nel week-end, picchiati da un gruppo di otto coetanei all’uscita da una discoteca nella periferia sud della città. Dalla denuncia e dai primi riscontri delle indagini si tratterebbe di violenza omofoba. Le due vittime, di 19 e 21 anni, dichiarano di essere state circondate dal “branco” che avrebbe intimato loro di consegnare cellulari e soldi. Poi le offese contro i gay e il pestaggio, al quale è sfuggito un terzo ragazzo. “L’obiettivo principale era offendere e farci male, non rubarci quello che avevamo. Infatti ci hanno portato via solo un telefono e un portafogli”, raccontano gli aggrediti.

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