Perù: i vescovi chiedono cancellazione ideologia di genere da nuove linee guida scolastiche

I vescovi del Perù hanno presentato ieri, in una conferenza stampa, un documento approvato nel corso della recente assemblea della Conferenza episcopale (Cep), nel quale prendono posizione contro l’introduzione dell’ideologia di genere nelle linee guida nazionali recentemente approvate. Nel documento i vescovi scrivono di fare propria “la preoccupazione dei genitori che esigono dallo Stato e dalla società il compimento del loro obbligo costituzionale di garantire rispetto alla persona umana e alla famiglia, soprattutto nella ricerca di una sana e autentica formazione integrale dei nostri bambini e adolescenti”. In quest’ottica, “la Chiesa riafferma ciò che sempre ha difeso e difenderà: il rispetto della dignità della donna, la sua difesa da ogni violenza, l’uguaglianza di opportunità e di diritti di ogni persona; la difesa dei bambini e del loro diritto a un’educazione integrale”. I principi del “Curriculo Nacional de la Educación Básica” devono allora “seguire i criteri stabiliti nella Legge generale dell’Educazione e nella Costituzione del Paese. Riconoscendo molti aspetti positivi del Curriculo, richiama la nostra attenzione il fatto che il ministero dell’Educazione abbia incluso in questo strumento normativo secondario nozioni che non provengono dalla Costituzione, ma sono prese dalla cosiddetta ideologia di genere. Questo modo di procedere confonde gravemente l’ordine giuridico costituzionale: una norma di valore inferiore non può stare al di sopra di una legge, né contraddire la Carta fondamentale dello Stato”. In tal modo, prosegue la nota della Cep, “si è creato un clima di confusione tra i peruviani rispetto alla funzione di tutela che lo Stato ha verso la famiglia e il matrimonio, ed è stato minato il diritto dei padri di famiglia a scegliere liberamente il tipo di educazione che vogliono dare ai propri figli”. Il documento prosegue ricordando le parole di Papa Francesco sull’ideologia di genere e manifesta la disponibilità della Chiesa la dialogo con le istituzioni, a partire dal ministero dell’Educazione e dal ministero della Giustizia. Ma “per il bene dei nostri bambini, adolescenti e famiglie peruviane”, ritiene urgente “la cancellazione nel nuovo Curriculo National di quelle norme provenienti dall’ideologia di genere”.

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